Certe volte mi chiedo da dove arrivino le idee. Sono sempre state lì? Perché certe volte sembra tutto immediato, certe altre sembra che non arrivino mai e altre ancora arrivano e ti sembra che fossero lì che ti chiamavano da tempo ma era come se tu non le sentissi.

Questa è la storia di come nasce un cammino nuovo su antichi sentieri. O meglio è la storia di come mi sia venuta l’idea di organizzare una proposta escursionistica su una via mercantile medioevale dimenticata.

Era il 2019 … eh si ho rimesso insieme i pezzi ed era proprio il 2019 quando l’allora vice sindaco di Levanto (e ora sindaco) Luca Del Bello e il vice sindaco di Sesta Godano Davide Calabria organizzarono una bella manifestazione, in vari luoghi di Levanto e dintorni e distribuita su più giorni e serate, sulla storia medioevale di questo splendido borgo che mi ospita part-time da oltre 20 anni.

In questa manifestazione intervennero vari studiosi, storici e archeologi e imparai tante cose interessanti (e coniai anche una moneta!)
Gli argomenti spaziarono da un caso di assassinio medioevale ricostruito a partire dagli scavi archeologici, alla storia degli statuti medioevali di Levanto e dei “cugini” di Monterosso. E poi ancora ai recenti scavi nel porto canale.

Il lavoro dell’archeologo è affascinante. Sicuramente avrà, come tutti i lavori, i suoi lati noiosi e deludenti ma mi ha sempre affascinato questo ruolo di “detective” dei tempi passati.

Comunque tornando a quei giorni mi ricordo che è stato lì che sentii parlare per la prima volta di due vie transappenniniche che partivano da Levanto e permettevano alle merci di raggiungere vari luoghi del nord Italia.

Qualcosa però lì per lì mi suonò nuovo…una la conoscevo già (passa per il passo del Bracco), tanti bravi colleghi la propongono ma l’altra?

Non ne avevo mai sentito parlare e di quei giorni mi rimase impressa quest’immagine della mappa stilizzata con due linee che si diramano da Levanto, mostrata in una slide. Una delle due linee univa Levanto con Pontremoli!

La manifestazione finisce senza che io mi perda uno solo degli incontri previsti.

Passa qualche tempo, torno a trovare amici sul Monte Bardellone sopra Levanto e mi torna sempre alla mente quella mappa stilizzata. Devo trovare il tempo di documentarmi ma è il primo vero anno di ITrekITaly e sono tante le cose da organizzare…fino a quando arriviamo al 2020 e…lockdown.

Di colpo non si può andare da nessuna parte; una prigione per me che sto bene solo se cammino, se non mi fermo mai, con le gambe e con la testa.

Trovo però il modo di sfruttare questo tempo per fare ricerca e… niente! Nessuna guida, associazione o portale turistico sembra conoscere questo cammino.

La cosa mi sorprende e mi affascina. Posso immedesimarmi in un “detective” del passato.

Studio i cammini della Lunigiana e trovo solo qualche famoso tracciato che però segue un orientamento nord-sud e io invece devo traversare verso sud-ovest.

Da Pontremoli però le possibilità sono tante e non ho ancora abbastanza informazioni. Riparto dalla parte che conosco meglio, Levanto.

Le vie mercantili dovevano essere efficienti ed efficaci per ridurre al minimo i rischi e la fatica. Il cammino quindi doveva essere la via più vicina alla retta che unisce partenza e destinazione.

Poi ci sono i crinali da seguire, gli indizi dati dalla presenza di antichi castellari, pievi e trovo per fortuna qualche mappa antica, senza dovere andare negli archivi storici (tanto non potrei dato il lockdown).

Purtroppo tanti cammini erano talmente efficienti che nel tempo sono diventati poi strade asfaltate perché erano i percorsi migliori, quelli dove costava meno fare la strada. Devo trovare la quadra tra storicità e rete escursionistica, evitare più possibile l’asfalto.

Giro e rigiro tra mappe cartacee, mappe storiche, mappe della mente e potenti mezzi contemporanei: Google Earth.

Trovo finalmente qualche riferimento bibliografico e uno in particolare è la prova che sono sulla strada giusta: è un libro scritto da una relatrice della manifestazione cui ho partecipato. Ci sono!

Le prime due tappe sono tracciate, devo trovare come risolvere la parte in Lunigiana. Fino all’ultimo sono indeciso tra un passaggio più a nord e uno più a sud, mi convinco che no, la via passava a sud attraverso il bosco.

E’ un‘incognita perché alcuni tratti sembrano proprio accennati sulle mappe…si riuscirà a passare? Vedremo…

Ormai ci siamo, il tracciato è pronto ed è tempo di preparare gli zaini.

Il lockdown per fortuna sta per finire, si può finalmente attraversare le regioni e noi lo faremo come nessuno ha più fatto da tanti secoli.

Nella prossima puntata vi racconto il sopralluogo!

Attenzione segue spoiler!!!
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Federico Chiodaroli

Federico Chiodaroli