Cosa c’è di più importante di avere ai piedi delle scarpe comode, affidabili e adatte al percorso che ci proponiamo di affrontare durante camminate lunghe, in montagna o in collina, e di trekking di più giorni?

Oggi giorno le offerte sono le più svariate, sia in termini di materiali, che modelli e finalità di utilizzo. E’ difficile districarsi e trovare la risposta univoca che possa andare bene a tutti, e non è questo il nostro fine.

Ci sono tantissime variabili personali a seconda delle capacità al cammino di ognuno di noi. C’è chi affronta ghiaioni con agilità indossando una scarpa leggera da trail o da avvicinamento e chi, con la stessa, si sentirebbe a suo agio solo su itinerari battuti e sentieri facili.

La possibilità di capire qualcosa di più su cosa vuol dire fare una scarpa da trekking e quali siano le caratteristiche che la differenziano da una da avvicinamento o addirittura da passeggio in città, ci è stata data dal Calzaturificio Gaibana che, da quest’anno, ha deciso di accompagnarci sui nostri cammini fornendoci le loro calzature da trekking.

Siamo andati a trovarli recentemente e ci hanno spiegato come fanno le scarpe che ci hanno messo ai piedi!

Dopo aver seguito le fasi della realizzazione di alcuni dei modelli di scarpa ci hanno colpito quattro particolari che ci sentiamo di sottolineare:

  • Altezza della scarpa
  • Tomaia
  • Lamina
  • Suola

La scarpa, a seconda di quello che si deve andare a fare, ha una certa altezza. Diciamo che è più o meno protettiva. Una scarpa bassa, di norma si presta bene per l’avvicinamento e per il cammino su fondo compatto o sentiero ben battuto, potrebbe addirittura diventare comoda da passeggio. Sempre una scarpa bassa potrebbe essere utilizzata da dei trail runners che necessitano di un movimento libero dell’articolazione della caviglia per poter correre. Un modello più alto, che arriva sopra alla caviglia, diventa già più ingombrante, certamente più pesante, ma allo stesso tempo più protettivo. E’ questa una calzatura che ben si presta per lunghe percorrenze di diversi giorni e con la quale potremo affrontare sentieri facili e battuti ma anche ghiaioni e pietraie, sicuri di avere la caviglia ben protetta e stabile.

La tomaia delle scarpe può essere realizzata da diversi materiali che vengono composti tra di loro a seconda del tipo di scarpa. Un tipo da passeggio presenterà una tomaia semplice con poche cuciture. Se la scarpa dovrà sopportare stress maggiori ed essere utilizzata in ambiente montano o similare, ci troveremo di fronte ad un rivestimento più complesso, formata da diversi tipi di pellame o altro materiale tecnico, tipo membrane in goretex o altre, che daranno una maggiore sostanza alla tomaia. Per arrivare poi a scarponi da alpinismo che risulteranno molto più rigidi e complessi a livello di assemblaggio dei diversi strati e materiali.

Una delle parti che ci ha colpito maggiormente qui nel laboratorio di Gaibana è stato l’elemento della lamina in nylon. Questo particolare dettaglio ha il compito di garantire rigidità torsionale alla scarpa. Non tutte le calzature vengono realizzate con la lamina in nylon posizionata tra la suola e applicata alla tomaia, è questo il caso di alcune delle scarpe da trail running che la inseriscono addirittura all’interno della suola. Nel caso di Gaibana le lamine, di diverso spessore a seconda dei modelli di scarpa, sono posizionate tra tomaia e suola per contribuire al sostegno e dare rigidezza alla scarpa. Nei modelli da alpinismo la lamina ha uno spessore molto importante per garantire rigidezza anche con l’utilizzo dei ramponi.

La suola è la parte che ha il compito di non farci scivolare e avere un grip ottimale a seconda del fondo che si attraversa. Si fa carico di trasmettere al piede le sensazioni che provengono dal suolo e non ultimo quello di ammortizzare l’impatto con lo stesso. Esistono suole con diverse caratteristiche, a seconda del tipo di utilizzo. Per esempio una scarpa da avvicinamento avrà una suola che garantisce grip e comfort per percorrere sentieri battuti ma sarà poco adatta per affrontare una discesa in quanto, a differenza di quella da trekking, è sprovvista della particolare scolpitura ben evidente nella suola di scarpe per lunghe camminate. Queste ultime, più scolpite, permettono un maggior grip anche su terreni fangosi e umidi.

La scelta della calzatura giusta è sempre soggetta a molte variabili, ricordati di prestare attenzione ai seguenti dettagli:

  1. Considera bene l’altezza della scarpa
  2. Controlla le cuciture della tomaia
  3. Chiedi dove la scarpa prevede il componente che dà rigidità alla torsione
  4. Controlla la tipologia della suola

Infine affidati sempre a chi le scarpe le sa fare!

Matteo Aielli