Nella notte fredda i cristalli di neve scendono leggeri dal cielo, roteano e si uniscono a formare grossi fiocchi vaporosi. La magia dell’inverno, finalmente è qui!

Il manto candido ricopre e uniforma le asperità dei fianchi delle montagne, nasconde le rocce e la vegetazione. I rami degli alberi d’alto fusto si caricano del peso della neve e si incurvano lentamente.

La trasformazione del paesaggio naturale si riflette anche su chi ha la fortuna di vivere a contatto con queste bellezze. Lentezza nella progressione e silenzio…camminare nel bosco, riconoscere le tracce degli animali selvatici in una giornata di sole o durante una ciaspolata in notturna, alla scoperta di ciò che ci circonda.

Oppure fare un altro tipo di scoperta, quella legata alla musica di ghiaccio.

Quest’anno, come già era successo negli anni passati, è ripresa la costruzione del teatro di ghiaccio al Tonale, al Passo Paradiso, e presto si potranno udire le note ghiacciate dell’Ice music festival.

E’ sempre la neve l’elemento base di tutto questo mondo fatato. Per poter arrivare ad ascoltare le melodie del ghiaccio il procedimento comincia, di solito a fine Novembre, quando le temperature sono giuste per poter avere il materiale da costruzione.

Dal progetto architettonico su carta alla costruzione finita è tutto un mondo di curve, accumuli di neve, muri stondati e forme che si auto sorreggono e permettono di dare vita ad uno spazio ampio che prende il nome di ice dome.

Per costruire la parte architettonica si deve lavorare quando le temperature sono più rigide e quindi di notte, generalmente dal tardo pomeriggio alla mezzanotte. Una volta che il dome è stato realizzato si vengono a creare le condizioni ottimali al fine di poter suonare gli strumenti in una situazione stabile.

La curiosità infatti è che gli strumenti di ghiaccio sono stati pensati e creati prima dell’architettura del teatro di ghiaccio, ma è solo all’interno di una costruzione come il dome che le temperature sono stabili e permettono un’accordatura degli strumenti.

Non è cosa banale questa dell’accordatura. Gli strumenti a corda e a percussione, ma soprattutto i primi, risentono molto delle variazioni di temperatura dell’ambiente nel quale vengono suonati. Questi strumenti sono frutto di una evoluzione pluridecennale sul tema, la parte del manico e dell’attacco delle corde non può essere altro che quella tradizionale di uno strumento classico e quindi di legno. Questo dettaglio è necessario per poter permettere al musicista di suonare lo strumento e trovare sempre le note, immaginatevi di avere un manico di ghiaccio con le corde di metallo che vengono premute sul manico stesso, basterebbero poche note per rovinare il ghiaccio e rendere lo strumento inutilizzabile.

La cosa particolare è invece la cassa armonica di ghiaccio, vera e propria scultura vibrante, realizzata a mano.

Di strumenti di ghiaccio se ne sono già visti in altri festival, quale per esempio, il famoso ice music festival in Norvegia, solo che gli strumenti che si vedono in Norvegia sono realizzati in ghiaccio trasparente prelevato dal lago ghiacciato, mentre quelli realizzati da Tim Linhart al Passo Paradiso, sono realizzati con un mix di acqua e neve.

Questo non è un dettaglio di poco conto, quelli norvegesi hanno spessori molto maggiori e non permettono al ghiaccio di vibrare, vincolando il suono dello strumento all’utilizzo di un piezo che crei il suono in maniera artificiale.

In uno strumento come quelli realizzati con il mix di neve e acqua si ha la possibilità di arrivare a spessori molto minori e dare vita ad un ghiaccio bianco che vibra e si muove molto di più permettendo allo strumento di avere una sua voce anche in acustico.

E’ una vera e propria forma d’arte scultorea che necessita di tempi più lunghi e di lavorazione manuale in quanto si deve dare il tempo al ghiaccio di formarsi e indurire prima di poter proseguire con la realizzazione del livello superiore.

Ecco perché una serie di strumenti come quelli dell’Ice music festival al Passo Paradiso necessitano di un’architettura che li protegga da sbalzi di temperatura eccessivi.

Ecco il punto dolente di questo tipo di forma d’arte, con l’ingresso del pubblico all’interno del dome, la temperatura si alza leggermente e gli strumenti subiscono una deformazione che fa si che i musicisti debbano riprendere lo strumento e riaccordarlo. I concerti durano in media 45min, sia per una ragione legata al comfort termico del pubblico ma anche per far si che gli strumenti, molto delicati, non subiscano stress eccessivi.

Una volta che il teatro di ghiaccio risulta finito nelle sue parti architettoniche è tempo di dotarlo di un impianto di amplificazione e di illuminazione che vanno a completare l’esperienza unica di un concerto di ice music.

Nella sua completezza il teatro di ghiaccio ospita un’orchestra composta da diversi strumenti a corda, quali violini, chitarre e violoncelli, strumenti a percussione, un vibrafono di ghiaccio una batteria e il mitico rolandophone. Ogni anno si cerca di alzare l’asticella e trovare soluzioni architettoniche e tecnologiche che permettano un’evoluzione del progetto acustico e visivo. Per poter vedere il risultato finale e assistere ad un concerto bisognerà attendere la fine del mese di Dicembre. Il calendario degli eventi si trova sul sito del Consorzio Pontedilegno-Tonale, sul quale sito si trovano info e curiosità.

Per un’esperienza a 360 gradi il consiglio è di venire a scoprire le nostre montagne , anche in giornata, una passeggiata o una ciaspolata e un concerto al Passo Paradiso. Vi aspettiamo nel magico mondo di Ice music festival.

Vuoi altre informazioni e venire con noi al festival? Scrivici qui sotto! A presto!

Matteo Aielli