GIORNO 01: ZOPPE’ DI CADORE (BL) – RIF. VENEZIA
Ritrovo alle ore 10.00 con la Guida, ci incontriamo nel centro di Forno di Zoldo presso il Bar Pizzeria Camino Nero
Visita al “Museo del Ferro e del Chiodo”* fino alle ore 13 circa e poi trasferimento a Zoppè di Cadore per iniziare il nostro trekking.
Lasceremo le vetture appena oltre il paese di Zoppè di Cadore; da lì parte infatti il sentiero che incontrando i luoghi degli antichi carbonai, attraversando boschi di abeti e larici e regalandoci visioni straordinarie sull’ampio arco glaciale che caratterizza il Monte Pelmo ci porterà in due ore circa a raggiungere il Rif. Venezia
Partenza ora 15.00 circa
DISTANZA – 8km circa
DISLIVELLO POSITIVO – 400m circa
DURATA – 2,5 ore circa
DIFFICOLTA’- Turistica
* Il museo racconta e celebra quello che è stato il protagonista della Val di Zoldo per molti secoli: il ferro. Gli scavi nei pendii, il rumore incessante dei magli e dei martelli e l’odore del fumo di carbone hanno segnato a lungo il paesaggio di questa montagne.
Armi zoldane combatterono in Levante fino ai tempi delle Crociate; chiodi fabbricati in questa valle tennero insieme i fasciami delle navi e tutto ciò che nella Repubblica s’inchiodò, per oltre mezzo millennio; qui si estrassero il ferro, il rame, l’argento, il piombo, lo stagno, tutti i metalli insomma, che fecero grandi e splendide le città di Terra Ferma e la stessa Venezia!” (“Marco e Mattio” di Sebastiano Vassalli, edizioni Einaudi Torino 1994)
Dell’antico mestieri di lavorare il ferro e fabbricare chiodi sono rimasti diversi toponimi, come “Fusine”, “Fornesighe” o “Forno” paesi della Val di Zoldo.
GIORNO 2: RIF. VENEZIA – RIF. CITTA’ DI FIUME
Partenza ora 8.30 circa
Seguendo le orme dell’anello zoldano cammineremo ai piedi del Monte Pelmo per tutto l’arco della giornata ammirandone le straordinarie stratigrafie orizzontali, cogliendo i diversi profili lungo il margine occidentale e fino ad ammirarne la sera le strapiombanti e severe pareti nord
Lasceremo il sentiero principale presso la pala delle ledee per andare ad ammirare le impronte di dinosauri scoperte negli anni ‘80.*
Riprenderemo il sentiero per superare il passo Staulanza e successivamente continuando lungo lo stesso segnavia raggiungeremo il Rifugio Città di Fiume.
* Vittorio Gazzetta un ricercatore naturalista dilettante originario di Pescul, una piccola frazione di Selva di Cadore, in provincia di Belluno, nei primi anni 80 scoprì a quota 2050 metri, su un enorme masso presso lo spigolo nord del Pelmetto, parte meridionale del monte Pelmo, un centinaio di impronte di animali vissuti nella preistoria.
Da successivi studi effettuati presso l’Università di Padova si è stabilito che queste impronte appartengono a tre specie di dinosauri di piccole dimensioni vissuti circa 200 milioni di anni fa
DISTANZA – 13-15km circa
DISLIVELLO POSITIVO – 450/600m circa
DURATA – 7-8 ore circa
DIFFICOLTA’- Escursionistica
N.B. a seconda delle condizioni meteo e ad insindacabile giudizio della Guida sceglieremo uno dei due itinerari possibili per raggiungere il nostro punto tappa
GIORNO 3: RIF. CITTA’ DI FIUME – RIF. COLDAI – RIF.TISSI
Partenza ora 8.30
Dal Rifugio Città di Fiume scenderemo verso il Passo Staulanza e lasceremo l’area del Monte Pelmo per avvicinarci al Monte Civetta; lo approcceremo da nord arrivando alla base delle crode di Coldai per salire per pranzo al rifugio ed al laghetto omonimo. Successivamente seguiremo il sentiero che corre parallelo alla mitica parte nord della Civetta che potremo ammirare in tutta la sua immanenza (900mt di parete a picco) per risalire in serata fino al Rifugio Tissi da cui ammireremo la famosa Enrosadira* (in lingua ladina)
*L’alba e il tramonto sulle Dolomiti sono davvero spettacolari perchè sole incendia le rocce dolomitiche che assumono colori che variano dal giallo al rosso fuoco, con sfumature rosa e viola. In ladino questo fenomeno si chiama “enrosadìra” e sta proprio ad indicare il fenomeno per cui la roccia delle Dolomiti si tinge di rosso al momento dell’alba e del tramonto. La colorazione assunta dalle cime delle Dolomiti dipende dalla composizione stessa della roccia, la dolomia, che contiene dolomite, un composto di carbonato di calcio e magnesio. Questa composizione fa sì che i raggi del sole si rifrangano sulla roccia e diano vita al caratteristico colore rosato.
DISTANZA – 18km circa
DISLIVELLO POSITIVO – 950m circa
DURATA – 9 ore circa
DIFFICOLTA’- Escursionistica
GIORNO 4: RIF.TISSI – RIF. VAZZOLER – VAN DE LA SASSE – PECOL
Partenza ora 8.30
Lasciato il rifugio contemplando un’ultima volta la poderosa parete verticale del Civetta ci infileremo lungo la vallicola che ci porterà abbastanza rapidamente al rifugio Vazzoler , ci rinfrescheremo rapidamente ammirando lo spettacolo della Torre Trieste e della Torre Venezia, due palestre naturali di arrampicata luogo di grandi gesta alpinistiche, per poi salire lentamente e con passo costante nel cuore del maestoso anfiteatro naturale del Van de le Sasse.
Raggiunta la Forcella ci rifocilleremo davanti alla cima della Busazza per poi scendere verso il paesino di Pecol dove dopo una meritata birra ci saluteremo
DISTANZA – 15km circa
DISLIVELLO POSITIVO – 850mt circa
DURATA – 8 ore
DIFFICOLTA’- Escursionistica